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Ho accolto Andrea

maternita...tra le mie braccia da subito, il nostro contatto ci ha permesso di riconoscerci in una relazione potente e intima che ha permesso ad entrambi di sentire l’odore e il calore l’uno dell’altro.
…La cosa più emozionante quando tengo Andrea tra le mie braccia è la possibilità di poterlo toccare, accarezzare, baciare, annusare. …La sua morbida pelle, i suoi pelini sul mio naso, il suo odore, ogni parte del suo corpo così perfetto mi trasmettono un senso di sacra meraviglia. L’arrivo di mio figlio Andrea mi fa sentire più responsabile, più desiderosa di offrire a lui un ‘buon inizio’ di una vita che spero sarà meravigliosa. …Questo scritto è dedicato a te Andrea e simbolicamente a tutti i bambini della terra… con il mio augurio emozionato che tu possa vivere… VIVERE con passione, conoscere il mondo, il bello degli altri, la meraviglia della natura, amare, toccare, cadere per poi rialzarti, danzare pazzamente e sentirti a casa ovunque tu sia.

Forse il cielo non lo sa
ma la terra è coperta di passi,
i passi riluttanti di chi parte
per cercare una casa.
Perché la casa non è solo là dove sei nato,
ma è dove
l’uomo che è in te
può guardare il cielo finalmente grato
per il giorno che finisce
e può sperare
nel giorno che verrà.
(Donatella Martelli Avanzati)

Ho trovato questa poesia in un libro che parla di profughi africani… l’Africa… un’altra parte di me… un luogo che mi ha insegnato crudelmente cos’è l’essenza della vita, quali sono le cose che davvero contano… proprio come dice il mio amico e compagno e di vita Piccolo Principe: ‘Ecco il mo segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi’.”

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