Biodanza a La Collina degli Elfi
La Collina degli Elfi con i suoi 180 volontari di ogni età, accolglie e accompagna fino a 5 famiglie ogni settimana. Famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero. Sotto la guida attenta dell’ideatrice, la dott.ssa Luisella Canale, le famiglie, indirizzate dalle stesse aziende ospedaliere, vengono ospitate per una settimana in modo completamente gratuito. Ognuno trova momenti di relax, attività a contatto con la natura, attività individuali e socializzanti. L'obiettivo è essere a fianco delle persone che hanno vissuto l’esperienza della malattia oncologica e aiutare a tornare alla normalità.
Da diversi anni Silvia Martini, Operatrice di biodanza e Insegnante di Scuola Materna in pensione, propone biodanza agli ospiti della Collina, dopo averla anche condivisa con gli altri volontari.
Se coi ragazzi non è sempre stato facile, data l’eterogeneità degli ospiti (nello stesso gruppo possono ritrovarsi bambini e adolescenti dai 2 ai 15 anni, di sesso e provenienza diverse), con il gruppo-genitori si è visto concretizzarsi ogni settimana la magia dell’incontro affettivo, nel breve tempo di una sessione per favorire e rinforzare fiducia in sé, negli altri, nella Vita.
Pubblichiamo le sue osservazioni e quelli dei genitori che hanno partecipato alla sua attività.
E' stato interessante vedere nel tempo che le reazioni nei vari gruppi sono state simili.
Le prime proposte della sessione sono dinamiche, giocose e generano divertimento, spiazzamento, risate ironiche … atteggiamenti del tipo “ma guarda cosa mi ritrovo a fare!”.
Pian piano la sessione scivola verso proposte con musiche e movimenti più lenti che portano l’attenzione ai propri ritmi fisiologici. Tutti apprezzano gli esercizi per scioglere i movimenti del collo e delle spalle: punti in cui le preoccupazioni, le lunghe ore trascorse immobili in ospedale hanno facilmente concentrato tensioni e contratture muscolari.
La vera "magia" accade di solito alla proposta successiva quando ci sediamo a terra ed io parlo dell’importanza del contatto affettivo per “comunicare la propria presenza, per sentire riconosciuto il proprio valore intrinseco, a prescindere da ciò che si fa o da come si è”, sottolineo la capacità di ciascuno di poter ‘dare e ricevere’ contenimento affettivo e dimostro le caratteristiche della carezza. Con interesse, e a volte con qualche perplessità, si passa all’accarezzamento di schiena in coppia accompagnati dalla musica specifica: una persona offre carezze e l’altro le riceve, poi ci si scambiano le posizioni. Al termine di questa vivencia i visi sono trasformati: molte coppie si scambiano baci, tutti ringraziano, alcuni chiedono di ripetere la vivencia. Un papà disse: “da quanto tempo non toccavo così mia moglie!”.
La sessione volge al termine: ci si ritrova tutti in un cerchio, metafora della umanità che sa sostenersi reciprocamente e dove tutti gli individui sono indispensabili: spesso questo è il momento dell’emozione che si manifesta, che contagia, che genera gratitudine e tenerezza (talvolta con un po’ di imbarazzo …)
Attraverso semplici bigliettini anonimi ho chiesto di scrivere lo stato d’animo prima e dopo la sessione, queste alcune risposte:
Prima della sessione mi sentivo stanco e avevo sonno, dopo la sessione mi sento un po’ meno stanco e allegro.
Prima della sessione mi sentivo assonnata e rilassata dopo la sessione mi sento emozionata
Prima della sessione mi sentivo normale, dopo la sessione ni sento molto divertito e appagato
Prima della sessione mi sentivo un "carretto", dopo la sessione mi sento un "carretto felice"
Prima della sessione mi sentivo stanca, dopo la sessione tranquilla
Prima della sessione mi sentivo pesante, dopo la seesione presente
Prima della sessione mi sentivo incuriosito, dopo la sessione divertito
Prima della sessione mi sentivo pensierosa, dopo la sessione divertita e gioiosa
Prima della sessione mi sentivo rintronata, dopo la sessione leggera come non mi sentivo da tempo.
Termino con le parole che risaltano sulla Home page de La Collina degli Elfi: "Il nostro obiettivo? Ridare serenità a chi l'ha smarrita"
Silvia Martini