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Ho ricordato per anni

biodanza...per anni la mia infanzia come un tempo felice, la memoria mi riportava alle belle esperienze. Oggi sono così perché sono stata bambina, già da bambina ho riso e pianto, mi sono arrabbiata, ho provato paura e angoscia, allegria e felicità, gioia di vivere, ho ricevuto affetto,

 

ma anche notevoli sgridate. Solo oggi però posso dire che le emozioni che ho espresso nel momento esatto in cui le ho provate mi hanno fatto crescere, quelle che ho negato, controllato o nascosto sono quelle che da adulta mi hanno confuso per molto tempo, facendomi sentire insicura, bisognosa di ascolto, di amore, di cura, di affetto e riconoscimento. 

Da adulta quindi, già mamma davvero felice della maternità e del mio bambino che aveva un anno e mezzo, in un momento particolarmente faticoso… mi sono accorta che qualcosa non andava come doveva, mi sono scoperta nevrotica, infelice, sorpresa della mancanza di forza, fisicamente a terra con tutti i sintomi dell’ansia e attacchi di panico, così ho iniziato a cercare aiuto… La Biodanza è arrivata in questo periodo… e lì, con la musica di Kyrie, con i miei salti ho risentito la gioia, lo slancio, la vita: mi sono sentita capace, forte. E’ incredibile come a distanza di tanti anni io ricordi quella sensazione così fortemente. Così ho iniziato a frequentare il settimanale, e volta per volta tutto questo mi ha dato la possibilità di riconoscermi e di riscoprirmi unica, degna di amore e di tutte le cure e le attenzioni possibili ma anche di sentirmi parte e di imparare a dare ciò che ho ricevuto, in uno scambio affettivo che è il motore della vita, dalla nascita alla morte. In quel periodo ho sentito che l’affettività è stata alla base della mia vita relazionale in ogni momento, in ogni contesto sociale, da quello familiare a quello lavorativo e del tempo libero. Ho vissuto con intensità i rapporti e gli incontri quotidiani, ho iniziato a osservare come il mio modo di pormi cambiava le cose intorno a me, ho visto l’efficacia e la positività che la Biodanza possiede.
Sicuramente ci sono stati tanti altri periodi stressanti e dolorosi nella mia vita, ma è cambiato il mio modo di viverli, di esserci, sento di essere intera nelle cose che penso, che faccio, che dico, sento di essere presente a me stessa e di far parte della specie umana, sento di essere autentica e questo nei rapporti sociali è fondamentale, sento di essere empatica e di poter essere di aiuto e di sostegno a chi avesse bisogno, sento amore per gli altri, sento solidarietà e vicinanza… sento e danzo la danza della vita.

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