I portatori di sogni

13267740 1024435497611792 2181448822534140241 nEsperienze di Biodanza
con Specialmente Abili
e in altri ambiti sociali al convegno
"La gioia è un diritto di tutti"

Settimo Torinese
17 e 19 settembre 2015


(Immagine di Renie Britenbucher - www.reniebritenbucher.com)

Autunno, tempo di raccolta e semina: a Settimo Torinese gli operatori piemontesi di Biodanza presentano, con un convegno presso la biblioteca multimediale Archimedei frutti coltivati in anni di azione sociale sul territorio.
E spargono semi per il futuro, imitando i "Portatori di Sogni "che la poetessa Gioconda Belli immagina nel testo che apre i lavori, affidato alla voce teatrale di Elena Ruzza.

Promotori e organizzatori del convegno patrocinato del Comune di Settimo Torinesesono l’Associazione A.R.I.A. Associazione Rinforzo Intelligenza Affettiva - Scuola di Biodanza di Torino (scuola di formazione per operatori di Biodanza) e l'AIPOB (Associazione Internazionale Professionale Operatori di Biodanza). 

L’obiettivo è ambizioso: perseguire la trasformazione dei sogni in realtà con la partecipazione delle istituzioni sociali, qui rappresentate dagli intereventi del Vicesindaco e Assessore all’istruzione Dott.ssa Elena Piastra; del Direttore Riccardo Ferrari della Biblioteca Archimede di Settimo T.se; della Dott.ssa Barbara Fantino, Responsabile dei Servizi Sociali, NET, area Handicap; della Dott.ssa Laura Balma, Coordinatrice Progetto Ponte Settimo T.se,della Cooperativa Sociale “Il Margine”.
ConvegnoFotoSito ridModera Eugenio Pintore, che incornicia la carrellata di esperienze e progetti a seguire "in un orizzonte in cui tutti quanti sentono il bisogno di dare un po' più di anima al nostro vivere sociale".
Attraverso il puzzle degli interventi, Pintore compone una lista di parole chiave (integrazione; espressione del potenziale genetico; ecofattori; intelligenza affettiva; empatia …); e a mano a mano tesse una sintesi del Sistema Biodanza, - musica-movimento-incontro in funzione del benessere- a beneficio del pubblico che affolla la sala.
Per approfondire la conoscenza del sistema, ai molti operatori sociali presenti Dario Martelli - psicologo e psicoterapeuta oltre che operatore di Biodanza – lancia la proposta di una prossima sessione esperienziale, riservata a Educatori/ Insegnanti/ Infermieri/ Operatori sociali e sanitari.

“Il Sistema Biodanza –dice il dott. Dario Martelli - può fornire alle figure professionali che lavorano al servizio della comunità gli strumenti per risvegliare le innate doti di intuito, creatività e empatia che permettono di sviluppare le potenzialità individuali e di raggiungere un più elevato livello di consapevolezza nella relazione con sé e con gli altri.” (info:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

Formazione degli operatori sociali, quindi, come pista da seguire per arrivare a “un cerchio sempre più grande”. 

Formazione, ma anche collaborazione diretta: come quella intrecciata dai moltissimi operatori intervenuti - provenienti in prevalenza dalla scuola di Biodanza di Torino - con le numerose e differenti associazioni locali operanti negli ambiti della “fragilità”, marginalità, disagio. Ambiti dove gli aspetti fragili sanno trasformarsi in risorse al servizio di tutti, speciali abilità.

Come sottolinea nel suo intervento la prof.ssa Marilena Boffo che ha illustrato le esperienze di Biodanza da lei realizzate negli ultimi anni all'interno del Centro Per l’Istruzione degli Adulti 4 di Torino (sede di Settimo) e dell'Enaip Centro di formazione professionale di Settimo, soffermandosi in particolare sui progetti con diversamente abili realizzati perl’Unione Net - Cooperativa Il Margine - Progetto Ponte di Settimo Torinese, con la collaborazione di Maria Grazia Saglia, Educatrice e ora anche allieva di Biodanza in formazione presso la scuola di Torino. 

L’efficacia della Biodanza nell’ambito socio-educativo è stata rivelata soprattutto dalla forza delle testimonianze prodotte in sala, anche a viva voce, dagli stessi destinatari di alcuni progetti: 
Maria Grazia Saglia, Educatrice Progetto Ponte della cooperativa Il margine-Unione Net;
la Dott.ssa Mirella Cristiano , Insegnante e Coordinatrice ENAIP di Settimo T.se; (leggi il suo intervento)
Maestra Maria Viola, Insegnante Scuola primaria “Roncalli”,Settimo T.se (leggi il suo intervento).


Per completare la panoramica segue una ricca e quasi straripante rassegna di progetti, illustrati dagli operatori di Biodanza che li portano avanti:Fernanda Cabrini, Giusy Gambino,Clara Martano, Silvia Martini, Susanna Ponzone, Daniela Rao, Elisabetta Ronco Rosanna Voglino .
Questi i principali ambiti di azione rappresentati: disabilità (riconosciuta come speciale abilità); educazione permanente (dalla scuola dell'infanzia passando alla primaria, il liceo, i corsi post-diploma per i disoccupati, la formazione per gli adulti e per gli operatori sanitari e per gli anziani anche over 85); donne vittime di violenza; donne mastectomizzate; malati di cancro.

Oltre al territorio torinese e piemontese hanno avuto spazio esperienze di Biodanza in Valle d'Aosta, a cura dell’operatrice di Biodanza Brigitte Panchardin provincia di Brescia a cura dello psicologo e operatore di Biodanza Marcelo Mur, che non ha potuto essere presente, ma è l’autore insieme ad Isabella Casadio e a Tiziana Manigrasso dell’articolo “Biodanza con i disabili che è stato consegnato ai partecipanti al congresso come documentazione completa e approfondita sull’argomento e le esperienze in provincia di Como. Qui ha sede, presso la Comunità Arca La Costa il progetto di applicazione della Biodanza per il recupero dalle dipendenze, esperienza quadriennale di cui la coordinatrice Eliane Matukha illustrato obiettivi e risultati. 

Una sessione esperienziale rivolta ai ragazzi specialmente abili, alle loro famiglie, agli operatori che li accompagnano si è svolta sabato 19 settembre, qualche giorno dopo il convegno, presso il Centro Bosio di Settimo T.se e ha visto la partecipazione di più di un centinaio di persone che hanno avuto la possibilità di conoscere e apprezzare la Biodanza e le sue potenzialità di risveglio della gioia di vivere e non solo, a favore dell’integrazione e inclusione sociale. 

ConvegnoFotoArticolo2 ridIl filo rosso che mette in relazione tante diverse realtà conduce ancora una volta alla Scuola di formazione per Operatori di Biodanza di Torino, e particolarmente a Marilena Boffo, neo-direttrice della scuola accanto a Paola Tonda e ad Armando Montanari.
Il nome di Marilena Boffo affiora, pronunciato con calore e affetto, nelle tante relazioni riferite al territorio di Settimo, e non solo. Qui il suo lungo percorso di insegnante scolastica -che ha incontrato adolescenti, adulti, e tra loro molti disabili- ha rappresentato anche un inarrestabile attivatore di processi di crescita attraverso il sistema Biodanza; e un catalizzatore di altri progetti attraverso le colleghe e le amiche operatrici, in una sorta di contagio esponenziale che pare irradiarsi verso ambiti sempre nuovi.

Bisogna trasformare il mondo a partire dall'individuo” raccomandava Rolando Toro Araneda, di cui si è ricordata al Convegno la candidatura a premio Nobel per la pace.  La sfida è stata raccolta. Con l'aggiunta di una consapevolezza non trascurabile, tema di riflessione per tutti: l'importanza della documentazione, il valore della testimonianza.

A questo primo articolo a cura di Silvia Bordo e Paola Tonda, ne seguirà un altro che pubblicheremo nei prossimi mesi in queste pagine con la finalità di evidenziare quello che il sistema Biodanza apporta negli interventi socio-educativi, secondo le parole dei destinatari dei progetti intervenuti al convegno.

Il successo di questa iniziativa, in sala abbiamo contato un centinaio di partecipanti, porta il grande piacere di ringraziare di cuore:

le istituzioni e le associazioni di Settimo Torinese, il Cpia4 di Settimo e l’Associazione Più diritti di Settimo, in particolar modo la Cooperativa Il Margine dell’Unione Net e il progetto Ponte

l’attrice Elena Ruzza che gratuitamente ha aperto dando un’intensa pennellata artistica al convegno,

Roberto Ruzza che ci ha regalato le foto del convegno,


ragazzi del Progetto Ponte, la loro partecipazione è stata toccante, con il segnalibro donato ai partecipanti, con il libretto donato ai relatori, con l’intervento di Francesco Arduino, con la loro presenza attenta tra il pubblico e nella sessione esperienziale del 19, hanno dato al convegno un indispensabile colore affettivo che non poteva mancare.

Ringraziamo ancora:

Eliane Matuk che si è assunta l’oneroso incarico della conservazione del metodo Biodanza e per il suo importante intervento al convegno,

Marcelo Mur e i suoi collaboratori per la disponibilità alla distribuzione del loro articolo molto accurato e completo, 

l’AIPOB e il suo presidente Eugenio Pintore, tutti i relatori, tutti gli operatori e i partecipanti che sono intervenuti e tutti quelli che non hanno potuto intervenire ma che hanno contribuito a far crescere questo progetto di Biodanza nel sociale,quasi sempre con prestazioni volontarie, che l’Associazione Aria della Scuola di Biodanza di Torino ha inaugurato nell’aprile del 2013 con la giornata “Biodanza e benessere” alla Circoscrizione 8 di Torino e che con questo evento vuole dar seguito.

Tra gli operatori un ringraziamento particolare a Franca Manzone che con il suo lavoro ha reso possibile la realizzazione del convegno.

Ringraziamo tutti i partecipanti alla festa della Biodanza del 5 luglio scorso che con le loro offerte libere hanno finanziato le spese di questo evento.


Infine ma molto importante, un ringraziamento a Rolando Toro Araneda per la creazione di un sistema con tali potenzialità, a cui questo evento è stato dedicato per ricordarlo con un affetto e una reverenza grande a 5 anni dalla sua morte.

 
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